Oggi parliamo di…
Complessità della spedizione
Costi e responsabilità
Incoterms 2020®
Franco Fabbrica, FCA, FOB e CIF
Istruzioni allo spedizioniere
Scelta dello spedizioniere
Container completo o consolidato?
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“Fare Export”, il podcast per chi l’export vuole farlo davvero!
TRASCRIZIONE:
Benvenuto all’ascolto di Fare Export, il podcast per chi l’export vuole farlo davvero!
Sono Roberto Coppola e oggi voglio continuare a parlarti dei passi necessari per iniziare un'attività di export come intermediario.
Questo è il terzo episodio dedicato a questo argomento, e, come anticipato, parliamo della spedizione internazionale. In pratica parliamo del rapporto che intercorre tra i soggetti della compravendita: esportatore, importatore, intermediario e lo spedizioniere internazionale.
Lo spedizioniere internazionale è un professionista prezioso perché è grazie a lui che le nostre merci possono raggiungere il nostro cliente estero nelle stesse condizioni in cui erano alla partenza.
L’attività dello spedizioniere ha contenuti tecnici di una certa complessità e l’intermediario puro, cioè l’intermediario che si limita a mettere in contatto venditore e compratore, potrebbe non sentire la necessità di occuparsi di complicazioni che non lo riguardano direttamente. Allora perché dedichiamo questo episodio proprio alla spedizione internazionale? Credo che come intermediario tu debba conoscere almeno gli aspetti principali della spedizione internazionale per due motivi:
Il primo è che nella tua attività di intermediario, come abbiamo già detto nell’episodio n. 2, dovresti fornire indicazioni e suggerimenti sulle pratiche più corrette, più sicure e più economiche. Questo è ancora più utile quando il produttore non è già un esportatore e non ha rapporti con spedizionieri internazionali.
Il secondo motivo è che come intermediario riceverai il tuo compenso soltanto sulle vendite andate a buon fine. Questo è un ottimo motivo per occuparti anche della spedizione internazionale. Tieni conto che sarà proprio lo spedizioniere a garantirti la consegna della merce al destinatario. Senza quella sarebbe difficile parlare di vendita andata a buon fine.
Andiamo con ordine. Il compratore e il venditore, quest’ultimo con la tua assistenza di intermediario, si accordano su un termine di resa della merce. Cioè stabiliscono un confine dei costi della spedizione e dei rischi connessi. Questo confine stabilisce fino a dove il venditore pagherà il trasporto e se ne assumerà i rischi. Questo confine è espresso in modo sintetico da un acronimo di tre lettere. Questi acronimi sono attualmente 11 e prendono il nome di Incoterms. Se vuoi approfondire l’argomento degli Incoterms, puoi leggere l’articolo “Introduzione agli Incoterms” della newsletter “Fare Export”.
Il termine di resa più popolare tra gli esportatori italiani è senz’altro EXW, cioè Franco Fabbrica. Questo termine, che deve essere menzionato nell’accordo tra venditore e compratore, stabilisce che il confine dei costi per il venditore è posto al cancello del suo magazzino. Cioè stabilisce che il venditore non dovrà sostenere alcun costo di trasporto ma si limiterà a consegnare la merce e i relativi documenti al trasportatore incaricato del ritiro della merce. Anche i rischi connessi al trasporto non sono a suo carico. Restano però le responsabilità fiscali e doganali che inevitabilmente il venditore si assume.
Il termine di resa Franco Fabbrica, apparentemente così vantaggioso per l’esportatore è in realtà da evitare perché toglie all'esportatore la possibilità di controllare l'effettivo instradamento della sua merce pur rimanendone responsabile.
Un intermediario accorto dovrebbe sconsigliare l’utilizzo di questo termine di resa e suggerire invece il termine FCA. Questo termine, che significa Free Carrier, cioè franco vettore, consente all’esportatore di dare istruzioni dirette allo spedizioniere soprattutto riguardo all’operazione doganale export.
Il termine FCA sposta il confine dei costi e delle responsabilità fino al luogo dove la merce viene consegnata al primo vettore. Questo significa che l’esportatore sosterrà il costo del trasporto relativo e il costo dell’operazione doganale export. Costi che dovrà soltanto anticipare perché, aggiungendoli in fattura, gli saranno rimborsati.
Un altro termine di resa che può essere utilizzato senza particolari criticità è il FOB, franco a bordo, che sposta il confine dei costi e delle responsabilità a carico dell'esportatore fino al momento in cui la merce viene caricata a bordo della nave nel porto di partenza. Anche in questo caso le spese sostenute dall’esportatore saranno aggiunte nella fattura di vendita e quindi rimborsate al venditore.
Se vuoi approfondire l’argomento degli Incoterms, puoi fare riferimento all’articolo “Introduzione agli Incoterms” della newsletter “Fare Export”, come già detto a proposito del Franco Fabbrica.
Abbiamo visto come, in via preliminare, cioè fin dalle prime battute della trattativa, si debba decidere quale sarà il termine di resa delle merci. A questa decisione è bene che partecipi attivamente anche tu in quanto intermediario-consulente dell'esportatore.
Quello che dobbiamo fare ora è scegliere lo spedizioniere a cui dare l’incarico di spedire la nostra merce.
Ci sono due casi:
lo spedizioniere da utilizzare è scelto dal cliente estero oppure è scelto dall’esportatore. Il mio consiglio è di utilizzare sempre lo spedizioniere scelto dal cliente estero. Esclusi i casi in cui non sia veramente sgradito all’esportatore, naturalmente. Per esempio, l’importatore potrebbe scegliere uno spedizioniere europeo ma non italiano, con conseguenti problemi di comunicazione.
Oppure potrebbe scegliere uno spedizioniere che non riteniamo affidabile. Ma, esclusi questi casi, lo spedizioniere scelto dal cliente estero è molto probabilmente quello più preparato a soddisfare le sue esigenze.
Una raccomandazione: contatta lo spedizioniere il prima possibile e assicurati di chiarire i seguenti punti, tutti della massima importanza:
L’esportatore deve ricevere prova dell’avvenuta operazione doganale export e della spedizione alla destinazione stabilita, nel più breve tempo possibile
Qual è la data prevista di spedizione, su quale nave e da quale porto
Qual è la data prevista di arrivo al porto di destinazione
Stabilire la data di ritiro della merce presso il magazzino dell'esportatore
Stabilire se il carico richiede l’utilizzo di un container da 20’ o 40’, cioè da 33 o 66 metri cubi oppure se il volume della merce richiede una spedizione LCL, cioè insufficiente a riempire un container. In questo caso, è necessario richiedere una spedizione consolidata, o come si può anche dire “in groupage”. Questo significa che dovrai richiedere l’utilizzo di un container il cui spazio interno sarà condiviso con altre piccole partite di altri esportatori.
La consolidazione è una procedura molto diffusa che consente non solo di far viaggiare la merce al sicuro all’interno di un container ma anche di godere di un buon risparmio sui costi di trasporto.Chiedere informazioni sulla documentazione richiesta per la spedizione della tua merce per quella specifica destinazione del cliente estero.
A proposito delle informazioni. Lo spedizioniere è un professionista sempre molto attento e aggiornato. Consideralo un consulente molto affidabile oltre che gratuito. Gratuito limitatamente alle informazioni, naturalmente, non riguardo alla spedizione!
Ti ho consigliato di utilizzare lo spedizioniere scelto dal destinatario, anche perché sarà proprio lui, probabilmente, a sostenere la spesa maggiore per il trasporto. Ma ci sono anche casi in cui il destinatario non ha un proprio spedizioniere di fiducia e chiede a te di sceglierne uno di tuo gradimento. Oppure potrebbe essere che compratore e venditore hanno convenuto di utilizzare un termine di resa che comprende tutte le spese di trasporto fino a destinazione. Questo è il caso, per esempio del CIF (Cost, Insurance, Freight), Costo Assicurazione e Nolo che impone al venditore di anticipare tutte le spese di trasporto e assicurazione fino al porto di destinazione.
Ecco, allora, che l’esportatore dovrà, con il tuo aiuto, scegliere uno spedizioniere a cui affidare la spedizione internazionale.
Esclusi i casi di piccole partite da affidare a corrieri aerei del tipo di DHL, Federal Express o altri, ti consiglio di scegliere uno spedizioniere che abbia una propria unità operativa anche nel paese del destinatario. Gli uffici di uno stesso spedizioniere sono in continua comunicazione e possono più agevolmente risolvere eventuali problemi tecnici, operativi o documentali. Inoltre, l’utilizzo di due sedi, responsabilizza maggiormente lo spedizioniere circa il buon esito della spedizione in tutti i segmenti di cui si compone.
Un ultimo suggerimento: anche se non è obbligatorio, ti consiglio di fare in modo che l’esportatore dia istruzioni scritte allo spedizioniere. Dovrebbe preparare una lettera tipo nella quale indicare gli estremi della spedizione, la modalità scelta, cioè via mare o aerea, con container completo da 20 o 40 piedi, cioè da 33 o 66 metri cubi o se inserire il carico in un container consolidato. Confermare la data del ritiro della merce e il nome della nave sulla quale imbarcare il carico, con l’indicazione della data prevista di partenza.
Una cosa molto importante: se hai deciso di assicurare la merce, cosa sempre consigliabile, richiedi la copertura assicurativa con la massima chiarezza: importo assicurabile ed entità della copertura, cioè se All Risks, tutti rischi, o con alcuni rischi esclusi. Se non richiedi esplicitamente l’assicurazione, lo spedizioniere non è tenuto a provvedervi. Probabilmente sarà lui a chiederti se assicurare o meno, ma non correre rischi.
Se vuoi l’assicurazione, ricordati di richiederla esplicitamente.
Un’altra raccomandazione. Se il pagamento avverrà con Lettera di Credito, alla lettera di istruzioni allo spedizioniere aggiungi una copia della Lettera di Credito e nelle istruzioni aggiungi questa dicitura
“per quanto non indicato in queste istruzioni, vogliate attenervi a quanto richiesto dalla Lettera di Credito allegata in copia.”
Grazie per essere stato con me anche oggi. Resta sintonizzato perché nel prossimo episodio parleremo del pagamento. L'argomento, com’è ovvio, è della massima importanza. Prenderemo in esame due modalità di pagamento tipiche del commercio internazionale.
La tua conoscenza di queste forme di pagamento e la tua capacità di suggerire quale utilizzare caso per caso ti assicurerà la fedeltà e la stima di qualunque esportatore.
Grazie della tua attenzione, alla prossima!
Roberto Coppola
Se questo argomento ti interessa e vuoi parlarne con me, scrivimi nei commenti o direttamente a Export@ConsulenzaExport.it, ti risponderò con piacere.
Le Guide dell'Export: sintesi chiare e semplici dei principali argomenti del fare export. Il loro taglio pratico ne favorisce un'immediata comprensione e un rapido apprendimento.